Come funziona il contratto d'affitto di un terreno agricolo

Il contratto d'affitto di un terreno agricolo è regolamentato dalla legge 203/1982. Conoscere la normativa vigente in materia è necessario per stipulare un contratto valido. Questa tipologia di contratto prevede che il proprietario del terreno si impegni ad affittarlo al conduttore per un determinato periodo di tempo e dietro pagamento di un canone di locazione. Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online. Contratto affitto terreno agricolo: come funziona L’affitto di un terreno agricolo consiste in una forma di concessione dello stesso da parte del proprietario all’agricoltore. Quest’ultimo si impegna a prendersene cura e, come accade con altro tipo di contratto affittuario, deve corrispondere un canone di locazione prestabilito. Nel caso specifico di un terreno destinato all’agricoltura, il pagamento corrisponde ad un importo in denaro calcolato secondo criteri specifici nazionali e indici Istat riguardanti i prezzi della produzione dei prodotti coltivati.  Il proprietario ha l’obbligo di permettere al conduttore di usufruire del terreno secondo quanto prestabilito nell’atto. Il conduttore, invece, deve impegnarsi a pagare il canone di locazione con puntualità e non modificare la destinazione agricola del terreno. Il contratto d'affitto di un terreno agricolo, inoltre, entro 30 giorni da quanto viene stipulato, deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate del Comune in cui il terreno si trova oppure direttamente online. Contratto d'affitto del terreno agricolo: pagamento del canone Il contratto d'affitto di un terreno agricolo può prevede il pagamento di un canone di locazione accuratamente definito o può essere riscosso attraverso differenti modalità di pagamento. Oltre al classico corrispettivo in denaro, l’affitto che il conduttore-agricoltore si impegna a pagare al proprietario della terra, può consistere in: una prestazione in natura, come ad esempio la potatura delle piante; una quota dei frutti raccolti dal terreno affittato. Quanto costa registrare un contratto di affitto di un terreno agricolo? Il contratto di affitto di un terreno agricolo è soggetto al pagamento dell’imposta di registro. Questa può essere pagata sia negli uffici delle Poste Italiane, che in banca tramite il modulo F24 Elementi identificativi. L’imposta è pari allo 0,5% dell’affitto annuo stabilito nell’atto e tale tassa deve essere pagata al momento della stipula e per ogni anno d’affitto nei primi 30 giorni dell’anno. Quanto dura un contratto di affitto di un terreno agricolo? La legge 203/1982 sancisce che i contratti di affitto di un terreno agricolo hanno una durata temporale di minimo 15 anni quando stipulati tra proprietari terrieri e agricoltori o conduttori privati che non sono coltivatori diretti. Questo accade per far sì che i contratti abbiano una durata che possa permettere un efficiente sfruttamento della terra. Come funziona affitto terreno agricolo? Il contratto di affitto di un terreno agricolo deve riportare dati, informazioni e generalità di entrambe le parti (locatore e conduttore) e, come ogni altro atto d’affitto, deve specificare la durata, l’ammontare del canone di locazione, una clausola che vieti il subaffitto, data e luogo della stipula e firma di locatore e conduttore. Come disdire un contratto di affitto di un terreno agricolo? Nel caso in cui proprietario o agricoltore volesse disdire il contratto di affitto di un terreno agricolo, deve darne notizia con almeno un anno di anticipo alla controparte tramite raccomandata a/r e relative motivazioni. IdealistaNews - 04/01/2022

Buon Natale e Buon 2022!

Vi auguriamo un anno ricco di soddisfazioni e tanta Felicità! Per quanto possa essersi evoluto, il Natale è ancora una festa da dedicare a chi amiamo. Il calore della casa e la gioia di ritrovarsi tutti insieme sono le cose più importanti. Siamo in un periodo speciale dell’anno, che ci fa tornare tutti un po’ bambini, riportandoci alla mente i nostri Natali passati con una punta di malinconia. Allo stesso tempo, le feste servono a farci rilassare, trascorrere del tempo con le persone che amiamo e a recuperare le energie utili per affrontare il nuovo anno che ormai è alle porte. Stiamo per archiviare il 2021, che per noi dell’Agenzia Immobiliare Unicase è stato un anno pieno di lavoro e progetti. Abbiamo avuto il piacere di aiutare molti a trovare la loro nuova casa, e in questo periodo ci piace immaginarli emozionati e presi dai preparativi per il loro primo Natale tra nuove mura domestiche. Noi continueremo ad aiutarvi con lo stesso impegno che quest’anno ci ha permesso di ottenere grandi risultati. Che vogliate vendere, comprare o affittare casa, il nostro augurio più grande è quello di riuscire a raggiungere il vostro traguardo insieme a noi. Ci trovate per una consulenza immobiliare in Agenzia Unicase a Barge, Paesana, Bricherasio, Luserna San Giovanni, Torre Pellice.   Grazie di cuore a coloro che hanno fatto parte del nostro 2021.  

CAMBIERA’ IL MODO DI COSTRUIRE SUCCESSIVAMENTE AL COVID?

Un recente studio ha puntato il dito sulla stretta connessione che ci sarebbe tra l’inquinamento ambientale e lo scoppio della pandemia, proprio per questo ci si porrà un possibile proposito comune promosso specialmente dalla GBC, associazione che incentiva l’edilizia eco-sostenibile. I punti principali da seguire in futuro sono: decarbonizzazione, economia circolare, efficienza idrica, uso del suolo e biodiversità, benessere e salubrità e secondo questa associazione bisogna partire proprio dagli edifici per ottenere un cambiamento, sembrerebbe infatti che essi siano in parte la causa di emissioni di gas serra e di un elevato consumo di energia. Per attuare questo programma è necessario aumentare la digitalizzazione nell’ambito lavorativo con una conseguente diminuzione del traffico, collocare maggiori aree verdi all’interno delle città e infine recuperare edifici obsoleti e abbandonati al fine di utilizzare coscientemente il territorio e ridurre al minimo gli sprechi. Fondamentale sarà convertire l’apporto di energia con fonti rinnovabili come pannelli solari, fotovoltaici o un impianto geotermico.

5 CONSIGLI PER COMPRARE UNA CASA ALL’ASTA

Sempre più persone si interessano al mondo delle aste, grazie anche ai prezzi allettanti degli immobili proposti; in quest’ultimo periodo in particolare sono diventate ancora più accessibili anche per i meno esperti, grazie ai portali delle vendite pubbliche, infatti è possibile partecipare alle esecuzioni telematicamente. È consigliato, però, affidarsi a degli esperti del settore per concludere la compravendita senza incorrere in brutte sorprese. Allora vediamo come aggiudicarsi la casa dei propri sogni all’asta con questa piccola guida!   Ricerca dell’immobile: Accedendo al portale apposito si possono visionare tutti gli immobili all’asta suddivisi per città, in modo da poter identificare quello più adatto alle nostre esigenze. La scelta è vasta ed include dalle case indipendenti agli appartamenti in centro. Valutazione e recupero della documentazione: Successivamente aver scelto l’immobile è necessario recuperare la documentazione relativa ad esso, come la perizia, in cui sono presenti i dati della casa e l’ordinanza di vendita. Visita dell’immobile: Il giudice che si occupa dell’asta dà la possibilità ai partecipanti di visionare l’immobile tramite appuntamento prima dell’offerta, in tal modo si ha una visione completa della soluzione che si sta andando ad acquistare. Dettagli dell’asta: Prima di poter partecipare effettivamente all’asta si dovrà esaminare i dettagli di essa, se è anacronistica o meno, se con incanto o senza, ma soprattutto controllare di avere tutti i requisiti richiesti. Offerta e aggiudicazione dell’immobile: Ora si potrà procedere finalmente a partecipare, rispettando la base d’asta, se sarete gli unici o la vostra è stata l’offerta più alta vi sarete aggiudicati l’immobile che desideravate!

POST-COVID E CASE PREFABBRICATE, COSA È CAMBIATO?

L’edilizia modulare si sta ritagliando una fetta sempre più ampia del mercato immobiliare e il corona virus e il conseguente lock down ha evidenziato i pregi di queste soluzioni innovative. Proprio durante questo periodo, in cui gli spazi della propria abitazione hanno subito un’ibridazione svolgendo più funzioni contemporaneamente, è stato sempre più evidente quanto siano importanti gli spazi abitativi e la loro qualità. Ciò ha evidenziato le caratteristiche positive delle abitazioni modulari come il comfort indoor, sia bioclimatico che acustico, alla salubrità dell’aria e l’efficienza energetica; inoltre le ultime ricerche han fatto sì che questo tipi di immobili siano sempre più durevoli rispettando anche le regole dell’anti-sismica. Molte innovazioni sono state attuate in questo tipo di settore edile, atte a soddisfare sempre di più i clienti sensibili all’eco sostenibilità; una di queste è la ventilazione meccanica controllata per sanificare gli ambienti o la protezione dallo smog e dalle onde magnetiche. Un ulteriore vantaggio sempre più importante nel periodo attuale è il budget, quest’ultimo infatti non subisce variazioni durante la costruzione e ci sarà un futuro risparmio dal punto energetico. La brevità delle tempistiche e l’eco sostenibilità di questo tipo di abitazioni pronostica che ci sarà un’ulteriore incremento delle richieste delle abitazioni prefabbricate, grazie anche al bonus del 110 a cui si può usufruire con la loro costruzione.