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Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, ecco le misure del Mite

10/09/2022

Gli interventi in vista del prossimo autunno/inverno: dalle ore di accensione dei riscaldamenti all'utilizzo degli elettrodomestici

È arrivato il tanto atteso Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale del Mite. Sono state così predisposte le misure per affrontare il grande problema legato al caro energia. Ecco cosa cambia.

Con l'obiettivo di fronteggiare la minore disponibilità di gas e l'aumento del prezzo dell'energia causato dal conflitto tra Russia e Ucraina, il governo ha predisposto interventi per consentire il contenimento dei consumi di gas, la diversificazione delle importazioni, della produzione interna e degli investimenti in energie rinnovabili.

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale del Mite recita: "Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas. Queste misure integrano il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e servono transitoriamente a mantenere adeguati standard di sicurezza e preservare le riserve disponibili, in attesa che siano pienamente operativi i nuovi canali di importazione di gas (compreso il GNL)".

Ma in cosa consistono le misure? Si parla di introduzione di limiti di temperatura nei diversi ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in base alle singole fasce climatiche.

Secondo quanto stabilito, sarà attuata da settembre 2022 la riduzione dei consumi derivante dalla regolamentazione del funzionamento degli impianti di riscaldamento. Nel dettaglio, la temperatura verrà ridotta di 1°C, con 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

I limiti di esercizio degli impianti termici sono poi ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione:

  • a) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
  • b) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
  • c) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
  • d) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
  • e) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
  • f) Zona F: nessuna limitazione.

Sono fatte salve le utenze sensibili, come ad esempio ospedali e case di ricovero.

È prevista poi una campagna di sensibilizzazione, con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Enea, per suggerire una serie di comportamenti virtuosi "che potranno contribuire, anch'essi, a limitare il consumo di energia con riduzione dei costi di bolletta degli utenti e impatti positivi anche sull'ambiente".

Obiettivo della campagna è nello specifico "promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti, ma anche sulle politiche di decarbonizzazione". Tra i comportamenti da promuovere:

  • riduzione della temperatura e della durata delle docce;

  • utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo;

  • abbassamento del fuoco dopo l'ebollizione; 

  • riduzione del tempo di accensione del forno; 

  • utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico; 

  • distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione;

  • spegnimento o inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza: 

  • non lasciare in stand-by Tv, decoder, Dvd; 

  • riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Secondo quanto indicato, infine, è possibile ottenere ulteriori risparmi "con misure comportamentali che richiedono investimenti anche piccoli da parte degli utenti, ad esempio con:

  • investimenti per la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti,

  • sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti,

  • installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas,

  • installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda,

  • sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led.

Enea ha calcolato un risparmio di circa 1 miliardo di Smc. Tali misure ricadono già in buona parte in regime assistito (detrazioni fiscali, conto termico…), ma richiedono un certo periodo di tempo per la determinazione degli effetti ai fini della riduzione della domanda".
 

Articolo visto su
Il Ministero della Transizione Ecologica rende noto il piano nazionale di contenimento (Mite)

Idealista news, 7/9/2022